I BAMBINI
Giovanna Zoboli
Interno Poesia, 2022
Il bianco della pagina
insegna alla bambina
il formicaio delle parole
lo sporgere del rigo
sull’abisso dei significati
la luce chiara del senso, del sentire
le dice so di te da molto prima che nascessi
le dice benvenuta.
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DILETTA COLOMBO
“La poesia impone una dimensione di ascolto dell’alterità. Ha un linguaggio altro necessario: sintetico, forte e rapido vicino al modo di vivere intenso dei bambini” racconta la scrittrice ed editrice Giovanna Zoboli in una presentazione de I bambini (Interno Poesia 2022), raccolta di poesie per adulti dedicata a una lunga osservazione dei bambini, tanto da essere definita dal poeta Matteo Pelliti “un poema di risarcimento ai bambini non visti, l’infanzia che ci circonda, quella dentro di noi, dei nostri figli e dei figli dei nostri amici”.
Poesia che inaugura la vita, che cammina corpo a corpo con i bambini alla scoperta del mondo attraverso “l’abisso dei suoi significati” illuminando il senso e il sentire, offrendo agli adulti la possibilità di colmare la loro distanza oltre la smania di possesso, regole, risposte e giudizio.
DEVORAH BLOCK
Giovanna Zoboli’s poems look deeply and curiously at experiences of childhood, but primarily from a point of intimate, adult observation. Like Rigoli, her poems treat everyday moments and lifecycle events, describing each one from the distance of her age but with unprejudiced empathy. Her perspective changes, at times describing the perceived experience of the children, at times of the adults that surround them. In the final section, La regola del freddo (2004-2021) she pivots to the first person, describing her own childhood memories and providing an insight into the ways her own ability to remember what it felt like to be a child has informed her intuition as an adult. The resulting collection opens a path for less intuitive adults to re-engage with their own childhood perspectives: as she reminds us “…We all know it / We’ve all been children”.